4 2012 Giovanni Oberti La scatola dei colori di un pittore

La scatola dei colori di un pittore, 2012
Scatola di latta, polvere
32 x 25 cm.
Fotografia Floriana Giacinti
Collezione privata


The painter’s colors box, 2012
Tin box, dust
32 x 25 cm.
Photo Floriana Giacinti
Private collection

 

…“ma il modo era tutto suo: simile a quello dei bambini piccoli, ma più delicato: staccava, infilandola fra le dita della mano a coppa, la corolla soltanto. Poi metteva i fiori in tasca, li dimenticava (Lalla Romano a proposito di Giuseppe Peano). Con la stessa forza incantata di questa breve descrizione, I fiori in tasca risulta un titolo che racchiude e lega perfettamente i rapporti fra simmetrie e rappresentazioni di natura; analisi fondanti il lavoro di Giovanni Oberti (Bergamo, 1982; vive a Milano). A distanza di due anni, l’artista torna in galleria con una personale che rende fragilità formali, sintesi artificiali e modalità linguistiche tre attitudini performative conferite allo spazio.
Due superfici specchianti, poste a poca distanza sul pavimento, regolano il percorso della personale che si articola tra progetti già presentati e intuizioni recenti (la foto Polaroid riscritta). I lavori primigeni (non rilessi) de I fiori in tasca segnalano quattro fasi dell’allestimento di questa personale, coinvolgendo, come punti cardinali, solo alcuni angoli della galleria. Diagonali su superfici specchiate, parallele di natura artificiale e sfere di vetro, infatti, convergono verso il soffitto, dove una frase, scritta con la fiamma di un accendino, ripete il titolo della mostra.

Ginevra Bria, 2012

 

 


I fiori in tasca, 2012
Copertina del catalogo in 50 copie numerate e firmate